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AGENZIA DELLE ENTRATE - Lettere di compliance sui ritardi per fatture e scontrini elettronici

07.03.2023 15:49

Tardiva trasmissione delle fatture elettroniche e dei corrispettivi telematici sono le violazioni oggetto delle nuove lettere di compliance che l’Agenzia spedirà nei prossimi giorni a tutti i contribuenti che risultano non aver rispettato le tempistiche per la trasmissione.

E’ quanto contenuto nel provvedimento 61196/2023, che ha un difetto però infatti coincide con l’imminente scadenza della tregua fiscale.

Al paragrafo 5 viene specificato che i contribuenti per regolarizzare la propria posizione potranno, in via generale far ricorso al ravvedimento operoso di cui all’articolo 13 del Dlgs 472/97, ma in relazione a violazioni formali commesse entro il 31 ottobre 2022 ed a quelle relative circa le dichiarazioni validamente presentate e che si riferiscono al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2021 e ai periodi di imposta precedenti avranno comunque la possibilità di usufruire delle ulteriori riduzioni sanzionatorie previste dalla tregua fiscale (articolo 1 della legge 197/2022).

La tempistica purtroppo è particolarmente ristretta infatti il provvedimento fissa il termine è al 31 marzo 2023.

Bisogna pertanto provvedere ad esaminare con attenzione e celerità tutte le violazioni che saranno incluse nelle lettere di compliance, che l’Agenzia provvederà ad inviare, al fine di non veder vanificato l’ulteriore beneficio di regolarizzazione.

Per il tardivo invio delle fatture e dei corrispettivi, nel caso in cui la violazione non abbia inciso sulla corretta liquidazione del tributo (violazione sanzionata dall’articolo 6, comma 1 del Dlgs 471/97) il contribuente, come ha chiarito anche la circolare 2/E/2023, potrà essere ammesso alla sanatoria degli errori formali (commi da 166 a 173 della legge di Bilancio del 2023), mediante il versamento di una somma pari a 200 euro per ciascun periodo d’imposta cui si riferiscono le violazioni stesse. Il pagamento dovrà essere eseguito in due rate di pari importo da versare rispettivamente entro il 31 marzo 2023 e il 31 marzo 2024. La regolarizzazione si perfeziona con il pagamento delle già menzionate somme e con la rimozione delle irregolarità o omissioni commesse. Ciò in considerazione del fatto che nella maggior parte dei casi (vuoi anche per le problematiche riscontrate in fase di avvio dell’obbligo di fatturazione elettronica e invio telematico dei corrispettivi) l’invio tardivo della fattura al fisco non coincide con una irregolare liquidazione del tributo, ma solo con un errore nella trasmissione dell’informazione. Pertanto, se il contribuente accerta che la violazione commessa è solo dovuta ad un errore di trasmissione l’occasione della sanatoria è particolarmente interessante perché con 200 euro per periodo d’imposta il contribuente si mette al riparo da un accertamento che potrebbe essere ben più gravoso.

Se però, alla tardiva trasmissione corrisponde anche una tardiva liquidazione del tributo la violazione diviene sostanziale in questo caso non ci si potrà avvalere della norma agevolativa ed a questo punto è solo il ravvedimento operoso classico che consente di sanare la propria posizione.

Staff di Redazione Palmeristudi                     

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