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CCNL - LA SCELTA E' SOLTANTO DEL DATORE DI LAVORO

20.09.2023 09:45

TAR Lombardia: la scelta del CCNL spetta al Datore di Lavoro

Una sentenza storica la n. 2046 del 4 settembre 2023 (che alleghiamo in formato integrale) che conferma quanto sostenuto da sempre dai professionisti del Diritto del Lavoro, in contrasto con l’interpretazione dell’I.N.P.S. o degli Ispettorati del Lavoro, soprattutto quando si trattava di applicare agevolazioni e sgravi.

La scelta del CCNL infatti, è a libera discrezione del datore di lavoro: lo definisce il TAR della Lombardia, che esclude dalle trattative aziendali i contratti con remunerazioni migliori.

L’applicazione del CCNL (ovvero il Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro) è una libera scelta del datore di lavoro e nulla può fare l’opposizione da parte del dipendente. A definirlo è una sentenza emessa il 4 settembre dal TAR Lombardia, che si è espresso in merito ad una denuncia avanzata dal dipendente di una cooperativa, che chiedeva l’applicazione di un contratto differente, remunerativamente migliore rispetto a quello che gli era stato proposto.

Infatti seppur vero che il CCNL migliore, secondo il TAR, rimane sempre e comunque quello comparativamente più rappresentativo del settore in cui opera l’azienda, non vi possono essere imposizioni o decisioni da istituti od organi ispettivi in merito alla scelta,  l’unico vincolo imposto dalle norme sul Diritto del Lavoro è che nella scelta del contratto si rispettino i cosiddetti confini di coerenza con il proprio settore merceologico, ovvero che la scelta sia coerente con l’attività concretamente svolta in azienda. Secondo il TAR, inoltre, non può essere escluso dalle trattative qualsiasi CCNL sottoscritto da sigle sindacali minoritarie, la cui rappresentatività è quasi nulla, a favore di una eventuale controparte sottoscritta da una delle sigle principali, l’unica attenzione da porre è relativamente al trattamento minimo da garantire al lavoratore, per il quale si deve fare riferimento a quello previsto dal CCNL che risulta più rappresentativo del settore.

Il datore di lavoro ha facoltà di scegliere liberamente il CCNL da applicare in azienda, anche se sceglie una forma contrattuale con retribuzione inferiore.

Il mondo del lavoro è in continua evoluzione, e questa decisione è di estrema importanza poiché influisce direttamente su vari aspetti del rapporto di lavoro, tra cui i trattamenti economici, le regolamentazioni interne, i contratti atipici e i contributi previdenziali. Inoltre, nel dibattito attuale relativo al “salario minimo” questa scelta può determinare la giusta retribuzione dei dipendenti.

Per comprendere meglio la questione della libera applicazione del CCNL recuperiamo prima il caso da cui è sorto l’intervento del TAR Lombardia. Un dipendente di una cooperativa che fornisce servizi fiduciari aveva richiesto l’intervento dell’ispettorato del lavoro, lamentando l’applicazione del contratto “Vigilanza Privata e Servizi Fiduciari”, invece che quello “Multiservizi”. L’ispettorato, così, aveva diffidato la cooperativa al pagamento della differenza retributiva a tutti i soci-lavoratori, usando come base il CCNL Multiservizi. Il TAR, però, ha bloccato la diffida, decidendo infine di bocciare la decisione dell’ispettorato, riconoscendo la libertà applicativa del contratto da parte del datore. secondo il TAR della Lombardia il datore della cooperativa non ha commesso alcun tipo di illecito applicando il CCNL Vigilanza Privata invece che quello Multiservizi, anche in virtù del fatto che sia coerente con l’attività svolta dalla stessa cooperativa. Similmente, secondo il TAR il datore di lavoro, fermo restando la libertà negoziale, non è mai costretto ad utilizzare il contratto remunerativamente migliore per i propri dipendenti.

Il CCNL, quindi, può essere deciso dal datore di lavoro a sua discrezione purché non preveda norme che vanno contro la legge o che siano riferibili a categorie non attinenti a quelle in cui opera l’impresa.

Ricordiamo che la legge, insieme ai contratti collettivi, svolge un ruolo cruciale nella definizione dei diritti e dei doveri dei lavoratori. È fondamentale che sia il datore di lavoro che i dipendenti siano consapevoli di tali diritti e si attengano alle disposizioni contrattuali in vigore.

Ecco alcuni punti chiave da tenere a mente:

1. Scelta del Contratto Collettivo: Il datore di lavoro ha il diritto di scegliere il CCNL da applicare, anche se questo può sembrare incoerente con l’attività aziendale.

2. Implicazioni sulla Regolamentazione: L’applicazione di un CCNL può influire direttamente sulle modalità di organizzazione del lavoro e sull’inquadramento del personale dipendente.

3. Settore delle Cooperative: Nel caso delle cooperative, esiste una normativa specifica che richiede trattamenti economici non inferiori a quelli stabiliti dai contratti collettivi delle organizzazioni rappresentative.

4. Libertà di Scelta: La libertà di scelta del datore di lavoro implica che i dipendenti non possono richiedere l’applicazione di un diverso CCNL, anche se questo ha un ambito di applicazione diverso rispetto all’attività effettivamente svolta.

5. Giusta Retribuzione: Il datore di lavoro deve garantire una retribuzione proporzionata alla qualità e quantità del lavoro prestato, in linea con l’articolo 36 della Costituzione.

Staff di Redazione Palmeristudi                   

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