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Rateazione cartelle esattoriali: la CGT di Catania annulla la revoca automatica se non superato il limite delle 18 rate

24.09.2025 17:17

Con la sentenza n. 417/2025, la Sezione II della Corte di Giustizia Tributaria di Catania ha accolto il ricorso di un contribuente contro la revoca automatica del beneficio della rateazione, disposta dall’Agenzia delle Entrate Riscossione. Il caso offre un’importante riflessione sull’interpretazione del limite normativo previsto dall’art. 19 del D.P.R. n. 602/1973, in materia di decadenza dal piano di dilazione.

Il principio: decadenza solo oltre le 18 rate non pagate

La normativa vigente stabilisce che il contribuente decade dal beneficio della rateazione solo in caso di mancato pagamento di un numero di rate pari ad almeno 18, anche non consecutive. Nel caso esaminato dalla CGT di Catania, il contribuente aveva accumulato ritardi nel pagamento di alcune rate, ma non aveva superato il limite delle 18.

L’Agenzia delle Entrate Riscossione aveva tuttavia disposto la revoca automatica del piano, ritenendo sufficiente il mancato pagamento di alcune rate per giustificare la decadenza. Il contribuente, nel frattempo, aveva provveduto al pagamento integrale delle rate scadute durante la pendenza del giudizio, ma ciò non aveva impedito l’emissione del provvedimento di revoca.

La decisione della CGT

La Corte ha ritenuto illegittima la revoca automatica, sottolineando come il mancato superamento del limite delle 18 rate non pagate costituisca elemento dirimente. La pronuncia ribadisce che la decadenza dal beneficio della rateazione non può essere disposta in via automatica se non ricorrono i presupposti normativi espressamente previsti.

In particolare, la CGT ha evidenziato che:

· Il pagamento delle rate scadute, seppur intervenuto nelle more del giudizio, conferma la volontà del contribuente di adempiere.

· L’ente di riscossione non può adottare provvedimenti lesivi senza una verifica puntuale del numero effettivo di rate non pagate.

· La revoca automatica, in assenza del superamento del limite, si configura come atto viziato da eccesso di potere e violazione di legge.

Implicazioni operative

La sentenza n. 417/2025 rappresenta un precedente significativo per i contribuenti che si trovano in situazioni di temporanea difficoltà, ma che non hanno superato il limite delle 18 rate non pagate. Gli intermediari fiscali e i professionisti del settore tributario potranno invocare tale orientamento per tutelare i propri assistiti da provvedimenti di decadenza ingiustificati.

Inoltre, l’Agenzia delle Entrate Riscossione è chiamata a rivedere le proprie procedure automatiche, garantendo un controllo effettivo e conforme alla normativa vigente prima di adottare misure così impattanti.

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