Palmeri-Studi...insieme facciamo crescere la tua azienda


TRONFIO, ARROGANTE, INADEGUATO E DECISAMENTE PERICOLOSO - FOTOGRAFIA DI UN GOVERNO AI TEMPI DEL COVID

18.06.2020 19:30

Io me le ricordo ancora le parole del presidente del consiglio, mi ricordo anche lo spritz del suo sodale zingaretti e dei sindaci di Milano e di Bergamo. “…E’ una semplice influenza” dicevano, “…il rischio che il paese venga colpito dal virus  è minimo” dicevano, tutti in piazza a fare gli aperitivi andavano…comincia così questo articolo, che vuol essere una raccolta di tutte le menzogne che, un governo inadeguato a gestire un paese in tempi normali, ci ha raccontato in una situazione di “pandemia”

Non vogliamo affatto prendere partito (anche se sarebbe il minimo visto i soggetti di cui parliamo), né è nostra intenzione prendere posizione pro o contro (anche se, una persona intelligente, visto il nulla prodotto a suon di decreti da questo governo non può che essere contro), no, questa volta vogliamo limitarci ad una semplice elencazione dei fatti successi dal quel famoso 23 febbraio 2020.

Vogliamo ricordare innanzitutto un governo, che senza idee, è ricorso a non so quante task force, sanitarie, economiche che ha convocato (e pagato) cervelloni per elaborare piani sanitari fallimentari, linee guida ridicole e piani economici che non saranno mai realizzati, malgrado anche le recenti passerelle al "casino" di villa pamphili.

Un governo che ha gestito una situazione straordinaria come se fosse una situazione ordinaria, che ha affrontato una crisi all’ennesima potenza sprecando miliardi in assistenza, che ha proposto migliaia di assunzioni statali trascurando, anzi bloccando i licenziamenti a valanga di tutto il settore produttivo privato, che sempre più bloccato nella ripartenza deve sobbarcarsi gli oneri dei dipendenti che ancora attendono la cassa integrazione.

Un governo che annuncia di voler ristorare le imprese, gli artigiani, i commercianti, le partite iva (dimenticando volutamente i professionisti), pregando le banche di avere il cuore d’oro (mi ricorda Frate Antonino da Scasazza, quello di Sani Gesualdi e del concorso "cuoret'oro") ma, oltre a non pagare la cassa integrazione, non paga i 50 miliardi di debiti pregressi né autorizza l’ampliamento della compensazione, ne restituisce le accise non dovute come da sentenza della cassazione e come se non bastasse, dall’inizio della crisi ha, non solo continuato a spendere per il gigante statale, ma addirittura ne ha ampliato i costi come fossimo in espansione, mentre un buon padre di famiglia, avrebbe immediatamente fatto una revisione della spesa per recuperare svariate decine di miliardi ad invarianza di bilancio.

Un governo che fa sue le parole del presidente della repubblica, anche lui (citato in minuscolo come tutti), mi spiace dirlo, colpevole di assenza ingiustificata, relativamente al richiamo all’unità nazionale, ma poi svilisce, ignora ed umilia le forze di opposizione,  con decreti di 256 articoli che non potranno mai essere analizzati in parlamento (non v’è il tempo, dati i termini costituzionali per la conversione) per poi arrivare ovviamente a porre la fiducia per l’approvazione ed il presidente del consiglio, ha anche la faccia tosta di “definirsi perplesso” quando l’opposizione giustamente decide di non andare alla sua passerella personale al “casino” di villa pamphili ed ancor più giustamente, con l’unico modo di protestare che gli è rimasto, abbandona l’aula del parlamento quando lo stesso presidente, tronfio e borioso si presenta, solo per forma e perché obbligato dalla costituzione.

Un governo, che fiero ed a petto in su, stima la perdita del Pil dell’otto percento ed è convinto che i suoi provvedimenti porteranno grandi miglioramenti, quando tutti gli organismi previsionali ed accreditati, indicano numeri ben peggiori e comunque più vicini al meno 12 percento ammesso che vada bene.

Un governo che, invece di incentivare e premiare gli imprenditori che ripartono, penalizza e vessa le aziende che con tanti sacrifici vogliono riaprire, sono storia di questi giorni, la chiusura del supermercato, perchè il cliente era troppo vicino alla cassiera, 80cm anzichè un metro, del bar di un ristorante a Cefalù, o di tanti pub od esercizi commerciali perché la gente si “assembra”, come se il problema oggi fosse l’assembrarsi…

Un governo che non  si rende conto che a settembre tra il calo forte dei consumi, la mancanza di fatturato, di liquidità a fondo perduto, le scadenze trasferite da onorare, le attività che non potranno continuare, i licenziamenti conseguenti e i fallimenti, sarà un inferno, altroché fisco da pagare, mutui da recuperare, leasing da onorare, contributi da saldare, bollette e costi aziendali pregressi da quietanzare, con quali soldi? Quali aiuti dello stato? Quali ristori adeguati?

Ed in tutto questo, gli italiani, spaparanzati sul divano pensano a giocare con face app, non sviluppando un pensiero critico…tanto c’è il reddito di cittadinanza

                                             Luciano Palmeri
                                              (Riproduzione ©riservata)

 

 

—————

Indietro